L’investimento in EX GKN FOR FUTURE – GFF rappresenta un’opportunità concreta di partecipazione a un progetto industriale ad alto impatto sociale ed ecologico, fondato su un modello di sviluppo cooperativo e sostenibile. GFF nasce dalla volontà di rigenerare un sito produttivo dismesso, restituendogli una funzione economica e occupazionale stabile, orientata alla transizione energetica e alla produzione responsabile. L’iniziativa è promossa da una cooperativa di lavoratori che ha saputo trasformare una crisi industriale in un laboratorio di reindustrializzazione partecipata, ponendo al centro i valori della continuità produttiva, della dignità del lavoro e dell’innovazione sostenibile.
L’investimento consente di contribuire alla realizzazione di un polo industriale cooperativo e tecnologicamente avanzato, strutturato su quattro direttrici operative: la produzione e installazione di pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino, il recupero e il riciclo dei moduli a fine vita, la produzione di cargo bike per la mobilità sostenibile e lo sviluppo di nuove applicazioni industriali nel settore energetico. Ciascuna linea è stata progettata in modo autonomo, sostenibile e scalabile, al fine di garantire la solidità economico-finanziaria del complesso industriale e la sua resilienza nel lungo periodo.
Il progetto si colloca pienamente nel quadro degli obiettivi europei di decarbonizzazione e transizione giusta, contribuendo alla riduzione delle emissioni, al riutilizzo efficiente delle risorse e alla promozione di una filiera energetica circolare. Le valutazioni economiche sono state elaborate sulla base di parametri prudenziali, con assunzioni conservative e scenari di mercato coerenti con le proiezioni nazionali ed europee del settore energetico.
Investire in GFF significa dunque sostenere una iniziativa di impatto reale, capace di coniugare competitività industriale e responsabilità sociale. Ogni risorsa raccolta è destinata al rafforzamento di un piano industriale verificato e sostenibile, che integra criteri ESG e governance partecipativa, promuovendo occupazione qualificata, innovazione tecnologica e valore condiviso.
L’adesione al progetto rappresenta, in ultima analisi, un atto di fiducia verso un modello di impresa cooperativa che non persegue la massimizzazione del profitto di breve periodo, ma la creazione di valore economico, ambientale e sociale duraturo, restituendo centralità al lavoro, alla comunità e al territorio.
Il piano industriale della cooperativa GFF prefigura la possibilità di un’alternativa radicale, desiderabile e praticabile alla riconversione bellica di stabilimenti industriali sottoposti a nuove procedure di delocalizzazione sul territorio toscano e non solo. Il piano si basa su quattro direttrici:
Presentato all’Università di Firenze l’8 maggio 2024 (là dove un tempo sorgeva la FIAT di Firenze, poi rilevata dalla GKN e spostatasi a Campi Bisenzio), il piano ha superato con successo ben quattro processi di due diligence di natura tecnica, finanziaria, commerciale e industriale svolte da consulenti indipendenti nominati da uno dei potenziali investitori da ottobre 2024 a luglio 2025.
L’intero piano economico della produzione di pannelli è stato pessimisticamente impostato sul prezzo più basso del listino prezzi applicato a grossisti e installatori per impianti utility scale > 5 MW, al fine di salvaguardare l’inserimento sul mercato di GFF anche in qualità di fornitore nei confronti di grossisti e installatori (B2B), senza tener conto - dunque - dei margini più elevati che saranno realizzati nei confronti di volumi inferiori ordinati dai clienti business e customer.
Sono stati sottoscritti pre-accordi commerciali a vincoli crescenti con comunità energetiche (CER), cooperative e imprese recuperate italiane a sostegno della sostenibilità economica della direttrice del progetto industriale:
Oltre alla produzione e installazione di pannelli fotovoltaici, il piano industriale prevede il recupero dei pannelli fotovoltaici a fine vita:
La nostra filiera sarà certificata secondo gli standard di "Environmental Social Governance" (ESG). Infine, il piano prevede la produzione e commercializzazione di Cargo bike e cargo trailer (rimorchi).
Il prototipo per il trasporto di carichi è attualmente utilizzato per le strade di Firenze dalla cooperativa di delivery etico Robin Food. Questo sta consentendo di avviare una discussione con l'intera federazione europea del delivery etico.
Sono stati sottoscritti i seguenti accordi con installatori, aziende e centri di ricerca, che certificano sin da ora la rete sinergica tra GFF e attori del settore che garantiranno il raggiungimento degli obiettivi definiti nel Business Plan:
Campi Bisenzio (FI), 9 luglio 2021: un fondo finanziario licenzia via mail 422 lavoratori della GKN, azienda specializzata nella produzione di semi-assi per il settore automobilistico. Da quel giorno ha inizio l’assemblea permanente più lunga della storia del movimento operaio in Italia. A guidarla è il Collettivo di fabbrica. Ad abbracciarla, un intero territorio.
Al rischio dalla cessazione definitiva di ogni attività produttiva si accompagna quello della speculazione immobiliare sullo stabilimento, confermati di fatto dal tradimento delle promesse di reindustrializzare il sito formulate dalla nuova proprietà, subentrata alla fine del 2021. Mentre ai tavoli ministeriali non viene mai presentato alcun piano industriale degno di questo nome, nel corso del 2022 i lavoratori uniscono le loro forze al movimento climatico e alle intelligenze solidali del mondo universitario per la stesura di leggi (una nazionale contro le delocalizzazioni, una regionale per la creazione di consorzi pubblici industriali) e per l’elaborazione di un piano industriale.
L’obiettivo del piano è quello di realizzare la riconversione ecologica della produzione dell’ex GKN per restituire lavoro e stipendi ai lavoratori grazie al recupero cooperativistico e all’aggiornamento delle loro competenze. Nel luglio 2023 viene fondata la cooperativa GFF, che si candida ad avviare e sviluppare il progetto, sulla spinta di una campagna di reward crowdfunding che ha raccolto oltre 150.000 euro per finanziare le spese di costituzione e per lo sviluppo del piano industriale.
Grazie alla solidarietà diffusa nel nostro paese e in Europa i lavoratori continuano a prendersi cura dello stabilimento industriale anche quando vengono lasciati senza stipendio per 14 mesi (da inizio 2024 a febbraio 2025) dalla proprietà, che nel frattempo viene messa in liquidazione. Vengono definitivamente licenziati a marzo 2025, ma continuano a presidiare la fabbrica: a chiederglielo sono le decine di migliaia di persone che hanno visto nelle sale cinematografiche di tutta Italia il documentario sui primi mesi della loro lotta, letto i libri e ascoltato i podcast sulla loro storia, applaudito e pianto al termine dello spettacolo teatrale che portato in scena le loro vite, varcato i cancelli della fabbrica per partecipare a una delle tre edizioni annuali del Festival di Letteratura Working class, marciato con loro in una delle tante manifestazioni pubbliche in difesa del lavoro e della giustizia sociale e ambientale e – quindi – della riapertura della fabbrica e, infine, aderito alla campagna di azionariato popolare confluita in questa manifestazione di interesse a investire nel piano di GFF con Ener2crowd.
L’obiettivo è quello di raggiungere 4 milioni di euro per superare l’inerzia politica di chi sta facendo di tutto per far morire il progetto e far vincere la speculazione immobiliare.
La presente campagna di equity crowdfunding promossa da GFF – Società Cooperativa per Azioni (di seguito anche “la Cooperativa” o “GFF”), conosciuta come Ex GKN For Future, è finalizzata alla raccolta di capitale destinata a sostenere la riconversione industriale e il rilancio produttivo dello storico stabilimento di Campi Bisenzio (FI).
L’operazione si inserisce nel più ampio progetto di rigenerazione industriale e occupazionale promosso dai lavoratori e dal territorio, fondato sui principi di partecipazione, mutualità, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.
Con verbale assembleare del 13 settembre 2023, l’Assemblea straordinaria dei soci ha deliberato un aumento di capitale sociale a pagamento per un importo massimo di euro 1.000.000,00 (un milione/00), mediante l’emissione di 10.000 (diecimila) azioni nominative trasferibili del valore nominale di euro 100,00 (cento/00) ciascuna.
L’aumento di capitale è destinato a nuovi investitori, persone fisiche o giuridiche, che intendano partecipare al progetto industriale condividendone le finalità mutualistiche e sociali.
La sottoscrizione minima è fissata in cinque (5) azioni, per un valore complessivo di euro 500,00 (cinquecento/00).
L’operazione di raccolta è volta a rafforzare la struttura patrimoniale della Cooperativa, fornendo le risorse necessarie per l’avvio delle linee produttive e per la realizzazione delle attività previste dal Piano Industriale 2025–2027, secondo criteri di prudenza, trasparenza e sostenibilità economica.
Il socio finanziatore ordinario può essere persona fisica o giuridica che:
Le azioni emesse sono nominative e trasferibili, del valore unitario di euro 100,00, rappresentative di conferimenti in denaro. Esse sono destinate ai Soci Finanziatori Ordinari, categoria di investitori definita dall’art. 1 del Regolamento che trovate allegato nella sezione Documenti.
Le azioni dei soci finanziatori ordinari conferiscono:
Partecipazione alla distribuzione degli utili secondo criteri proporzionali al capitale sottoscritto e versato, in subordine ai soci istituzionali, secondo i criteri di remunerazione che verranno di seguito meglio precisati.
La riduzione del capitale sociale per perdite non comporta la riduzione del valore della partecipazione dei soci finanziatori se non dopo l'annullamento delle azioni dei soci cooperatori. In caso di scioglimento, hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale sociale rispetto ai soci cooperatori.
Attribuzione del voto in proporzione alle azioni possedute e nel rispetto dei limiti di legge per le società cooperative per azioni. In particolare a ciascun socio finanziatore sono attribuiti i seguenti voti, in proporzione alle azioni possedute:
Ai soci finanziatori, in considerazione dell'interesse che hanno nell'attività sociale, è riservata la nomina, in assemblea generale, mediante presentazione di una lista da essi predisposta, di almeno un amministratore e un sindaco effettivo e supplente nonché di un liquidatore in caso di scioglimento della Cooperativa.
Il diritto alla nomina riservata sarà esercitato dai titolari delle azioni spettanti ai soci finanziatori mediante votazione separata nell'assemblea generale dei soci, fermo restando che il numero di amministratori o sindaci nominato dai soci finanziatori, anche unitamente ai sottoscrittori di strumenti finanziari partecipativi, non può in alcun caso essere superiore a un terzo dei complessivi membri dell'organo.
Tag Along: Se uno o più soci finanziatori intendono vendere a un terzo una partecipazione complessivamente superiore al 50% della porzione di capitale detenuta dai soci finanziatori, i soci finanziatori che hanno sottoscritto tramite portali online hanno il diritto di vendere le proprie partecipazioni alle stesse condizioni (efficace per 3 anni dalla conclusione dell'offerta online).
Drag Along: Se uno o più soci finanziatori titolari della Partecipazione di Maggioranza ricevono un'offerta per l'intera porzione di capitale sociale detenuto dai soci finanziatori, tutti gli altri soci finanziatori sono tenuti a cedere la loro partecipazione allo stesso prezzo unitario.
Al fine di tutelare gli investitori circa la destinazione dei fondi e il loro impiego diretto per lo sviluppo del Piano Industriale, lo svincolo delle somme versate dagli investitori a titolo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione è subordinato al verificarsi congiunto delle seguenti condizioni sospensive, entro il termine del 21 settembre 2026, poste a garanzia degli investitori e della solidità dell’operazione:
Fino all’integrale verificarsi di tali condizioni, i capitali sottoscritti resteranno depositati e vincolati presso Ener2Crowd a tutela dei sottoscrittori.
Solo a seguito dell’accertamento formale del loro avveramento da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’emissione della delibera di ammissione dei soci finanziatori, i fondi saranno definitivamente svincolati da Ener2Crowd e resi disponibili per l’esecuzione degli investimenti programmati.
Qualora le condizioni sospensive non si realizzassero entro i termini stabiliti, le somme raccolte verranno integralmente restituite agli investitori, al netto delle eventuali commissioni dovute.
Ai sensi dell’art. 9 del Regolamento per i Soci Finanziatori Ordinari, le azioni dei soci finanziatori ordinari maturano:
Il Piano Industriale 2025–2027 della Cooperativa costituisce parte integrante e sostanziale della documentazione di offerta ed è stato elaborato secondo criteri di prudenza, sostenibilità e coerenza economico-finanziaria. Esso delinea, con un approccio progressivo e realistico, il percorso di riconversione dello stabilimento ex GKN di Campi Bisenzio in un nuovo polo cooperativo industriale ad alta tecnologia, orientato alla produzione sostenibile e all’innovazione per la transizione ecologica.
Il progetto si fonda su una visione industriale integrata, in cui attività produttive, ricerca e sviluppo, logistica e filiere energetiche convergono verso un modello d’impresa cooperativa moderna, partecipativa e ambientalmente responsabile. La strategia prevede la realizzazione congiunta o disgiunta di 4 linee produttive per:
1. Produzione e installazione di pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino di alta efficienza per il mercato nazionale ed europeo, integrando tecnologie di nuova generazione.
2. Recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici dismessi, con un impianto dedicato per il trattamento e la reimmissione dei materiali nel ciclo produttivo.
3. Assemblaggio di cargo-bike elettriche e veicoli per la mobilità sostenibile urbana, in collaborazione con partner industriali e istituzionali.
4. Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni per l’efficienza energetica, la logistica verde e l’economia circolare.
Sotto il profilo economico-finanziario il Piano, qualora sviluppato nella sua interezza, prevede ricavi complessivi per circa 11,5 milioni di euro nel triennio, un risultato operativo lordo positivo a partire dal 2026 e investimenti iniziali pari a circa 2,2 milioni di euro, destinati principalmente alla riattivazione dello stabilimento e all’acquisto dei macchinari industriali. Il piano occupazionale stima, a regime, la creazione di oltre 99 posti di lavoro diretti, con particolare attenzione alla valorizzazione delle competenze tecniche dei lavoratori provenienti dal precedente insediamento industriale.
L’intero progetto è permeato dai valori di democrazia industriale, innovazione sostenibile e impatto sociale positivo, e mira a coniugare redditività, coesione sociale e tutela ambientale, in piena coerenza con gli obiettivi del Green Deal europeo e con i principi della transizione giusta promossi dalle politiche comunitarie.
UTILIZZO DEI FONDI RACCOLTI
Qualora sviluppato nella sua interezza il progetto industriale prevede:
| INVESTIMENTI | attività | valore |
|---|---|---|
| impianti e macchinari di produzione | pann. | 5.985.000 |
| costi aggiuntivi | autoproduzione pannelli | 693.877 |
| impianti e macchinari di produzione | cargo | 42.450 |
| impianti e macchinari di produzione | riciclo | 2.032.548 |
| costi iniziali di impianto | stabilimento | 200.000 |
| 8.953.875 | ||
| IMPIEGHI | IMPORTO |
|---|---|
| Investimenti | € 8.953.875 |
| costi di gestione primo anno | € 1.650.000 |
| costi di gestione anno zero | € 1.230.000 |
| costi di gestione anno zero | € 625.000 |
| costi di gestione anno zero | € 73.000 |
| € 12.531.875 |
Le risorse derivanti dall’aumento di capitale saranno destinate in via prioritaria alla riattivazione funzionale e produttiva dello stabilimento di Campi Bisenzio ovvero struttura equivalente, attraverso interventi di acquisizione, messa a norma e adeguamento infrastrutturale, necessari a garantire la piena operatività delle nuove linee industriali.
Una parte significativa dei fondi sarà impiegata per l’acquisto, l’installazione e l’avviamento delle linee produttive dedicate, rispettivamente, alla fabbricazione di moduli fotovoltaici e all’assemblaggio delle cargo-bike elettriche, nonché per la realizzazione dell’impianto di trattamento e riciclo dei moduli fotovoltaici, elemento cardine della strategia di economia circolare della Cooperativa.
Sono altresì previste risorse per la costituzione del laboratorio di ricerca e innovazione, destinato allo sviluppo di nuove tecnologie e al miglioramento dei processi produttivi, oltre che per il rafforzamento della struttura organizzativa e tecnica, la formazione del personale e la costituzione di un ufficio commerciale in grado di presidiare i mercati nazionali ed europei.
Ulteriori fondi saranno destinati alla copertura dei costi di avvio operativo e del capitale circolante, inclusi gli approvvigionamenti di materie prime, i servizi industriali e le spese amministrative di start-up. È infine previsto un investimento dedicato alla digitalizzazione dei processi gestionali e alla tracciabilità cooperativa delle produzioni, mediante piattaforme informatiche sviluppate in ottica di trasparenza e controllo partecipato.
Non sono previste exit a breve termine. Tuttavia, i soci finanziatori potranno beneficiare, nel medio-lungo periodo, della remunerazione periodica e della valorizzazione del capitale derivante dal consolidamento economico della cooperativa.
Durata e recesso
La partecipazione come socio finanziatore ordinario ha durata di quattro (4) anni, rinnovabile tacitamente di anno in anno, salvo recesso comunicato da una delle parti nei termini statutari.
Per i soci titolari di meno di 50 azioni, la Cooperativa può consentire il recesso anticipato, procedendo al rimborso delle azioni secondo quanto previsto dall’art. 11 del Regolamento.
Il progetto GFF si fonda su una concezione integrata di sostenibilità che combina, in un unico modello operativo, la responsabilità ambientale, la giustizia sociale e la riconversione produttiva partecipata. La definizione dei parametri di sostenibilità ecologica e sociale non risponde soltanto a esigenze di conformità normativa o di posizionamento reputazionale, ma rappresenta la sostanza stessa della visione industriale e cooperativa su cui GFF è costruita. In tale prospettiva, ogni linea del piano è stata progettata per generare un impatto positivo, misurabile e replicabile sul territorio, nel rispetto dei principi dell’economia circolare e del lavoro dignitoso.
Sotto il profilo sociale, il progetto si distingue per la sua volontà di ristabilire un equilibrio tra produzione e dignità del lavoro, assicurando la piena tutela dei diritti occupazionali e il mantenimento dei livelli contrattuali precedenti al licenziamento collettivo del 9 luglio 2021. I parametri salariali sono stati determinati in modo prudenziale ma solidale, fissando un costo del personale pari a 40.500 euro lordi aziendali per operai e operaie e a 39.886,89 euro per impiegati e impiegate (corrispondenti a una RAL di 26.666,21 euro). Tale scelta non è un mero elemento contabile, ma un atto politico e sociale di coerenza con i valori fondanti della cooperativa: garantire condizioni di lavoro stabili, eque e sostenibili nel tempo, contro la precarizzazione sistemica del lavoro industriale.
L’organizzazione del lavoro è concepita secondo un modello partecipativo e mutualistico, in cui la governance democratica della cooperativa consente la corresponsabilità nelle decisioni strategiche e la redistribuzione equa dei benefici economici. La sostenibilità sociale si concretizza così nella ricostruzione di una comunità produttiva capace di valorizzare competenze, appartenenze e solidarietà, trasformando una crisi industriale in un laboratorio di nuova economia cooperativa e territoriale. Il progetto restituisce lavoro e senso al lavoro, rigenerando al contempo il tessuto sociale ferito dalla chiusura dello stabilimento.
Dal punto di vista ecologico, GFF adotta un approccio sistemico alla transizione energetica, coniugando innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. La continuità del focus industriale sulla mobilità leggera e sostenibile, attraverso la produzione di cargo bike a pedalata assistita e di sistemi di mobilità urbana a basso impatto, consente di contribuire concretamente alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al miglioramento della qualità della vita urbana. Tali produzioni, integrate in una filiera corta e circolare, rafforzano la capacità della cooperativa di inserirsi nei circuiti dell’economia verde e di diventare un attore di riferimento nella mobilità sostenibile italiana.
Parallelamente, la produzione di pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino rappresenta la colonna portante della riconversione industriale, combinando tecnologie ad alta efficienza con una strategia di lungo periodo incentrata sulla rigenerazione dei materiali. La cooperativa ha infatti integrato nel proprio piano industriale un sistema di recupero e riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita, in sinergia con l’attività di installazione e manutenzione (revamping), così da estendere la durata del ciclo produttivo e ridurre drasticamente il volume di rifiuti elettronici. Questo approccio, pienamente coerente con gli obiettivi europei del Green Deal e del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), posiziona GFF come una realtà in grado di coniugare sostenibilità produttiva e innovazione industriale circolare.
L’impatto ecologico del progetto non si limita alla riduzione dell’impronta carbonica, ma si estende alla rigenerazione territoriale, attraverso il riutilizzo di uno spazio industriale esistente e il suo rilancio in chiave energetica e comunitaria. La trasformazione dell’ex stabilimento in un polo di produzione sostenibile, aperto al territorio e integrato con le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), rappresenta un modello esemplare di riappropriazione sociale dei mezzi di produzione e di valorizzazione del patrimonio industriale dismesso.
In questa visione, la sostenibilità sociale e quella ecologica non sono dimensioni separate, ma due aspetti inscindibili di un medesimo processo di transizione giusta. La riconversione industriale non si limita a ridurre l’impatto ambientale delle produzioni, ma rigenera capitale umano, intellettuale e relazionale, riaffermando il diritto collettivo a un futuro produttivo equo e sostenibile.